Cos’è il 5 per 1000?
Il 5×1000 è una misura fiscale, introdotta dalla legge finanziaria del 2006, che permette ai cittadini di scegliere, liberamente, a chi destinare una quota del proprio IRPEF.
Il 5×1000 è, infatti la quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, che si può donare per sostenere le attività di enti, associazioni, istituti di ricerca e organizzazioni che operano nel settore del no-profit.
È un piccolo gesto per ognuno di noi che può diventare un grande sorriso per le realtà che sono impegnate in azioni di utilità sociale e per i beneficiari dei loro interventi.
Chi può donare il 5×1000?
Tutti i cittadini che sono tenuti alla compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi possono scegliere di destinare la quota del 5×1000 dell’IRPEF.
Il 5×1000 può essere donato anche dai contribuenti che presentano la Certificazione Unica (CU) o il Modello REDDITI Persone Fisiche, attraverso le apposite schede.
Quanto costa donare il 5 per 1000?
Il 5×1000 non rappresenta un costo per il contribuente.
Non è, infatti, un costo aggiuntivo perché viene calcolato sulla base di quanto già dovuto allo Stato come imposta sul reddito.
Rappresenta, invece, una voce di spesa per lo Stato in quanto vincola lo stesso a erogare l’importo per le finalità e ai beneficiari individuati e indicati dal contribuente sulla propria dichiarazione dei redditi.
Come si fa a donare a CTM Lecce?
Donare è semplicissimo.
Due sono le modalità per destinare il 5×1000.
Indicare il settore di intervento del beneficiario. In tal caso i contributi saranno divisi equamente tra tutte le associazioni e gli enti che operano in tale settore.
Oppure indicare l’esatto codice fiscale dell’ente, associazione, organizzazione a cui si vuole donare il proprio 5×1000.
Quando si dona il 5×1000?
Il termine per decidere di destinare il proprio 5×1000 coincide con le scadenze di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, ed esattamente, per l’anno 2019:
- il modello 730 precompilato deve essere presentato entro l’8 luglio nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle entrate (il 23 luglio nel caso di presentazione al sostituto d’imposta oppure al Caf o al professionista);
- il 730 ordinario si presenta entro l’8 luglio al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al CAF o al professionista abilitato;
- il Modello Redditi Persone Fisiche 2019 (ex Unico) deve essere presentato dal 2 maggio 2019 al 30 luglio 2019 se la presentazione viene effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale; entro il 30 settembre 2019 se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente o se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati.
Chi può beneficiare del 5×1000?
Il 5×1000 può essere destinato a associazioni di volontariato e di promozione sociale, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni e fondazioni riconosciute, enti di ricerca scientifica e sanitaria, università, associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge, attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente, attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
L’elenco completo di coloro a cui può essere destinato il 5×1000 è pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
5×1000, 8×1000 e 2×1000: cosa sono e quali sono le differenze?
Sono le percentuali di IRPEF che il contribuente può scegliere di destinare a finalità differenti.
L’8×1000 è la quota destinata a sostenere la Chiesa di culto (confessioni e credo religiosi) e per devolverlo basta una firma nell’apposita sezione.
Il 2×1000 è invece destinato al sostegno di partiti politici.
Sono quindi tre azioni distinte e non alternative tra loro che possono essere espresse anche contemporaneamente senza determinare alcun costo aggiuntivo per il contribuente.
Cosa succede se non si indica nessun codice fiscale?
Se il contribuente appone la firma su uno specifico riquadro sul modello della dichiarazione dei redditi, senza inserire ialcun codice fiscale, il 5×1000 viene distribuito proporzionalmente tra tutti i soggetti beneficiari del settore in cui è stata inserita la firma.
Cosa succede se sulla dichiarazione non viene espressa alcuna scelta?
Se il contribuente non esprime alcuna scelta per la destinazione del 5×1000, si verserà ugualmente l’importo che rimarrà però nelle casse dello Stato.
Cosa fa il beneficiario con il 5×1000
I beneficiari del 5×1000 sono tenuti a produrre, entro un anno dalla ricezione delle somme, un dettagliato rendiconto e una relazione illustrativa sull’impiego delle risorse percepite come 5×1000.