Assistenza tecnica e finanziaria nell’ambito del progetto 9323 “Sviluppo socio-economico della popolazione rurale del sud del Libano – AID 9323/CTM/LBN”
Il progetto, finanziato dalla Cooperazione italiana, è realizzato in partenariato con il Ministero dell’Agricoltura libanese, e si pone l’obiettivo generale di contribuire allo sviluppo della popolazione rurale del Sud del Libano attraverso il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche della comunità e delle aree rurali. L’obiettivo specifico mira a rafforzare la capacità degli attori locali di valorizzare e sviluppare la comunità ed i territori del sud del Libano.
Una delle principali attività realizzata dal progetto, insieme all’Osservatorio Nazionale per le donne in agricoltura e le aree rurali – NOWARA, è stata l’organizzazione di corsi di formazione tecnica a favore di donne imprenditrici rurali e responsabili di cooperative presenti nel Sud del Libano. Le partecipanti hanno presentato un piano di sviluppo della propria attività socio-economica che è stato valutato dal progetto. Le migliori sei proposte hanno beneficiato di un supporto tecnico e finanziario, riuscendo a creare nuove opportunità a livello professionale e a migliorare il reddito e la condizione socio-economica delle sei donne e delle loro famiglie.
Fatima Badreddine
Fatima Badreddine produce aceto di mela, olive, olio di oliva, marmellate, spezie, sottaceti ed altri prodotti. All’inizio lavorava manualmente ma, con il sostegno del progetto, è riuscita a rendere il suo negozio più pulito ed attrezzato con macchinari adatti al suo lavoro. CTM ha contribuito alla ristrutturazione della sua cucina con nuove piastrelle, nuova verniciatura, nuovo lavello, e all’isolamento degli impianti oltre all’installazione di gas industriale e di ripiani di acciaio inossidabile. Inoltre, Fatima ha imparato i metodi di commercializzazione e l’utilizzo del pH-metro fornito dal progetto. Grazie al programma e alla creazione di etichette per il suo aceto di mela, è riuscita ad inserirsi sul mercato e a diventare più nota aumentando la sua rete di clienti.
Fatima Kassir
Prima del contributo di CTM, Fatima Kassir lavorava a casa, non aveva sufficienti conoscenze delle norme di qualità, e non aveva abbastanza soldi per finanziare il suo lavoro nella trasformazione agroalimentare. Fatima produce in particolare la marmellata di fichi, le olive, i sottaceti, e la salsa piccante. CTM ha contribuito al miglioramento della sua condizione economica velocizzando la sua produzione ed aumentando la sua produttività e le vendite, dopo aver fornito un forno, un spremiagrumi, delle pentole, così come delle materie prime che servono per la produzione dei suoi prodotti, e finanziando anche la creazione di un’etichetta e di un logo per la marmellata di fichi che ha facilitato la commercializzazione del prodotto. Inoltre, Fatima ha acquisito nuove conoscenze riguardo il marketing, il processo di produzione, e la scelta delle materie prime.
Sawsan Tabeja
Sawsan Tabeja è stata un’altra beneficiaria di CTM che lavora nel settore tessile. All’inizio produceva a mano solo lenzuola, abiti per preghiera, e datteri con mandorle. Grazie al progetto ha usufruito di un contributo che ha migliorato la sua condizione economica incrementando la sua produzione e aumentando notevolmente il suo budget mensile grazie alla fornitura di nuove macchine da cucire elettriche e di varie materie prime ed accessori da sartoria. Di conseguenza, Sawsan è riuscita a creare una nuova linea di pigiami, mentre CTM ha contribuito ulteriormente al potenziamento dell’immagine dei suoi prodotti attraverso la creazione di etichette e di un logo per il suo business. Inoltre, Sawsan ha acquisito nuove conoscenze riguardo la gestione dei libri contabili ed aziendali, e ha apprezzato in modo particolare il fatto di potersi confrontarsi con i formatori e con altre donne con piccole imprese.
Wajiha Nassar
Wajiha Nassar possiede un atelier ad Ayta Chaeb nel Sud del Libano per la produzione del sapone di alloro, una specificità della regione, che viene considerato il più naturale tra i saponi esistenti e il quale prevede solo l’utilizzo di olio di alloro. Il progetto ha contribuito al miglioramento della professione della Wajiha finanziando la creazione di etichette e di un logo per il suo marchio, l’installazione di un’insegna all’esterno dell’atelier, oltre alla consegna di nuovi strumenti e materiali per la produzione come gli stampi per il sapone. Inoltre, il suo luogo di lavoro è stato trasformato in una bottega finalmente accessibile alla clientela con nuove piastrelle, nuova verniciatura, e un nuovo camino per la cottura. Tutto ciò ha permesso a Wajiha di incrementare la produzione e la vendita del sapone.
Kamila Zahwe
Kamila Zahwe preparava il pane tradizionale libanese (saj) da vendere al dettaglio. Lavorava da sola e aveva delle difficoltà, però quando è passata al lavoro in agricoltura, grazie al contributo del progetto, è riuscita a creare un’attività che coinvolge tutti i membri della sua famiglia, portando al miglioramento della sua condizione di vita. Di conseguenza, due serre sono state installate per la coltivazione di verdura biologica (lattuga, pomodori, peperoni), le rocce sono state rimosse dal terreno al fine di prepararlo per la coltivazione, mentre un sistema di irrigazione è stato installato e dei loghi sono stati scelti per il suo nuovo brand. CTM ha anche dato una mano a Kamila nella scelta dei semi da usare nella coltivazione, l’ha aiutata nel processo di produzione e di coltivazione organica, e l’ha introdotta all’Istituto Mediterraneo di Certificazione (IMC), per ottenere la certificazione dei propri prodotti. Grazie ai risultati ottenuti con la vendita degli ortaggi, Kamila è riuscita a sviluppare maggiormente ed autonomamente la propria attività con l’installazione di un’altra serra e l’affitto di un nuovo terreno.
Elham Shakaroun
Elham Shakaroun è una contadina che coltiva il grano in Kfar Rumman nel Sud del Libano. Ha seguito il corso di formazione e ha presentato il suo piano d’impresa al fine di ricevere il supporto tecnico e finanziario per produrre grano organico. È riuscita a realizzare il suo sogno di coltivare in modo naturale senza l’uso di sostanze chimiche e, grazie al contributo ricevuto, sono state acquistate materie prime e semi ed è stato elaborato un nuovo logo. Inoltre, grazie al progetto, Elham dice di essere riuscita a produrre una qualità di grano che non si vedeva da più di 40 anni nella regione. Perciò è stata apprezzata dalla gente e dalla sua clientela, e il progetto sta provvedendo all’assistenza tecnica per il rilascio della certificazione organica.